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Nacque a Torino nel1864 e morì a

Milano nel 1941.

Scultore e orafo , soprattutto d'ar–

gento , fu personalità interessante

della Torino liberty . Dopo aver la–

vorato nello studio di Bistolfi , esor–

dì alla Promotrice nel 1890 ed in

seguito espose alle mostre torinesi

e a Venezia (nel1914).

Verso la fine del secolo certi suoi

bronzetti dimostrano come egli

fosse tra quegli scultori che azzar–

davano «ondulazioni decorative

nella massa plastica , integrando

figurazione e basamento , puntando

cioè , più o meno consciamente ,

nella direzione della statua-ogget–

to» (Rosei). Dal suo laboratorio , di

cui si servì spesso Bistolfi per la fu–

sione in bronzo ·delle proprie scul–

ture , uscirono parecchi oggetti e

gioielli di gusto floreale-decadente ,

ed «è titolo di lode ... la data della

loro creazione ... quando poco o

punto erano conosciute da noi le

cose prodotte da artisti stranieri

nel medesimo campo» (E. T.).

Invece , i tre bronzetti conservati

alla Galleria d'Arte Moderna di

Milano -

La lattaia, La venditrice

di castagne, Il guerriero

- rivelano

ancora , nella tematica e nel model-

Celestino Fumagalli

lato mosso e sensibile alla luce , la

lezione della scapigliatura milane–

se , appresa certo tramite le opere

veriste di Bistolfi degli anni '80.

Suoi sono il monumento a

San

Giuseppe Cottolengo

(1902) a Bra ,

quello ai

Caduti

a Pinerolo , la sta–

tua in rame già sulla sommità della

Mole Antonelliana a Torino e va–

rie sculture nel Cimitero di Torino.

Bibliografia: De Filarle, 1897, p. 3; E.T., 1902,

pp. 21-4; Ferrettini, 1912, p. 6; f. , 1912, p. 6; Soldati,

1937, p. l30; Bessoni A urelj, 1947, p. 236; Rosei,

1972, p. 52; Caramel-Pirovano, 1974, p. 38.