Nacque a Torino il 9 novembre
1866 da Carlo Felice , pittore, ac–
quafortista, scrittore d'arte, e da
Antonietta Alessio , esperta in mi–
niature e lavori in smalto .
Iscrittosi all 'Accademia Albertina
(e del padre , che ne fu segretario
dal 1860 al1894 ,
è
da ricordare an–
che l'attività di riformatore dell'in–
segnamento ivi impartito) , seguì i
corsi di Odoardo Tabacchi e Giulio
Monteverde .
All 'Esposizione della Società Pro–
motrice di Belle Arti del1891 esor–
dì con due bronzetti che gli procu–
rarono un notevole successo:
Giua-
Cesare Biscarra
nin sensa paura
e
La prima midaja.
Nello stesso anno gli venne com–
missionato un busto di
Vittorio
Emanuele
II
da collocare in cima al
Rocciamelone, montagna delle Al–
pi Graie a nord di Susa.
Negli anni seguenti l'artista si ap–
plicò soprattutto a ritratti e piccoli
lavori in bronzo , caratterizzati da
un modellato riassuntivo e impres–
sionista, con i quali partecipò alle
esposizioni triennali di Torino nel
1894 e nel 1896, e a quelle interna–
zionali di Venezia nel 1905 , 1907 e
1910.
Nel1905 presentò
Medina ,
statuet–
ta in bronzo ora alla Galleria d'Ar–
te Moderna di Torino.
Abbastanza feconda fu la produ–
zione di opere a destinazione pub–
blica: il monumento a
Felice Ollier
(1903), famosa guida alpina scom–
parsa nel 1900 durante la spedizio–
ne del Duca degli Abruzzi al Polo
Nord , a Courmajeur ; quello bron–
zeo al chimico
Ascanio Sobrero
di
fronte alla stazione di Porta Susa a
Torino (in collaborazione con G.
Ceragioli) ; l'obelisco con i meda–
glioni dei
Fratelli Iacopo, Giovanni
e
Agostino Ruffino
e di
Domenico
Ferrari
nella piazza degli Eroi Tag–
gesi a Taggia in Liguria; il monu–
mento ai
Caduti
sul lungolago di
Baveno (Lago Maggiore); quello al
benefattore
L.
Fraschetti
del1914 a
Borgosesia. Da ricordare anche nel
Cimitero di Oropa la tomba
Bona
e in San Francesco da Paola a Tori–
no il busto di
Giovanni Genta ,
par–
roco della chiesa nella seconda me–
tà del1800 .
Nell'ottobre del 1926 lo scultore ,
chiamato dal governatore De Vec–
chi , si recò in Somalia, a Mogadi–
scio , ove eseguì il monumento ai
Pionieri della Somalia
e alcune sta–
tue per la cattedrale della Conso–
lata.
A Roma , nella III Mostra marina–
ra del 1929 , espose il gruppo
Mari–
nai di Mogadiscio ,
e nella I Mostra
internazionale d'arte coloniale del
1931
Donna soma/a, Elefante
e
Cammello.
Esperto cacciatore , era specializza–
to in sculture di animali. Morì a
Torino il12 marzo 1943.
Bibliografia: Stella, 1893, p. 626; Soldati, 1937,
p. 96; Ca/lari, 1909, p. 107; Verga, 1910, IV, p.
55;
Zanzi, 1943, p. 3; Bessone Aurelj, 1947, p. 76;
Venturoli, 1968, p. 603-4.