Ne/luglio 1922, Andrea Remmert, concessionario della sepoltura, presen–
tava all'Ufficio tecnico del Cimitero un progetto «per la costruzione di un 'e–
dicola funeraria con sottostante cripta. .. opera per la parte ornamentale
dello scultore Cesare Biscarra e per la parte architettonica e costruttiva
dell'ing. Giovanni Tirone >>. La commissione igienico-edilizia non concesse
l'autorizzazione «in vista della forma del coronamento dell'edicola, di fattu–
ra moderna, non architettonica e non armonizzante colla sagoma dell'ele–
vazione bugnata, nonché per l'effetto della evidente sproporzione fra la ri–
strettezza dell'architrave della porta e la larghezza dei suoi stipiti sormon–
tati da motivi di decorazione di discutibile aspetto ed intonazione>> .
Un secondo progetto, firmato dal Tirone e presentato nel settembre dello
stesso anno, proponeva /'«aumento dell'altezza totale>> , la <<modifica delle
mensole portanti laterali alla porta in modo da formare due /esene >> e /'<<au–
mento dell 'altezza della piccola cornice sotto il cappellO>>. Nonostante la
concessione del nulla-osta, nel gennaio 1923 fu presentato un terzo pro–
getto firmato solamente dal Biscarra, che la Commissione tecnico-edilizia
approvò <<ritenendo/o di qualche maggior pregio in confronto ai preceden–
ti, tanto più che il
Comm.
E Rubino si incaricava di fare le raccomandazio–
ni del caso al progettista>>.