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Nacque nel1837 a Brugaro (frazio–

ne di Cravagliana in provincia di

Vercelli) e morì a Torino nel1897.

Studiò alla scuola di disegno di Va–

rallo ed imparò ad intagliare il le–

gno nel laboratorio Barolo ; iscrit–

tosi all 'Accademia Albertina di

Torino , ebbe come maestri Vin–

cenzo Vela , Giuseppe Albertoni e

Odoardo Tabacchi.

Nel 1877 aprì uno studio a Roma ,

dove rimase per circa quindici an–

ni , tornando a Torino nel 1892.

Cominciò a farsi notare con la sta–

tua in marmo

Una schiava negra

che tenta strapparsi i ceppi,

presen–

tata all'Esposizione di Napoli del

1877 e premiata con la medaglia

d'oro. Il sensualismo del modellato

accuratamente levigato presente

nell 'opera (una copia al Palazzo

Reale di Capodimonte) ricorda

Hypatia

o

Martire legata ad uno

scoglio

del Tabacchi , e rimarrà ti–

pico in una certa produzione del

Ginotti ; ad esempio nella

Nidia

cieca

presentata alla Promotrice di

Torino nel 1880 , di cui fece parec–

chie riproduzioni in varie dimen–

sioni. Nel 1881 ottenne un grande

successo all'Esposizione di Brera

con la

Petroleuse vaincue

(esposta

anche a Roma nel 1883 e a Torino

nel 1884; una copia si trova al Mu–

seo Civico di Torino) , «figura cor–

posa , d'una drammaticità un po'

superficiale , ma immediata , cui

precedettero di poco e seguirono

opere di modellato più mosso e pit–

toricamente animato come

La Fe–

de

(due redazioni del 1882 e '84) ,

l'Euclide fanciullo

(1883 , Galleria

d'Arte Moderna di Roma) e il

Manzoni

(1883 , Museo Civico di

Varallo) , tutti più raccolti intima–

mente (Mallé).

Altre opere dello scultore sono: a

Torino il monumento al

Generale

Robilant

(il Ginotti morì prima di

vedere l'opera fusa in bronzo nel

1900) , la tomba

Brandelli di Bron–

dello

al Cimitero Monumentale e

l'Agricoltore ,

busto in bronzo del

1894 al Museo Civico; a Casale

Monferrato il monumento a

Filip–

po Me/lana

(1887) ; al Cimitero di

Novara la tomba

Negroni.

Bibliografia : Aghemo, 1886, pp. 118-9; De Filarle,

1886, p. 3; De Gubernatis, 1889, p. 229; Stella, 1893,

pp. 516-9; Ca/lari, 1909, p. 39; Ca/lari, 1921, XIV,

p. 63; Soldati, 1937, p. 140; Riccoboni, 1942, p. 408;

Bessone Aurelj, 1947, p. 258; Sapori, 1949, pp. 38,

454; Mallé, 1974, p. 223; Bénézit, 1976, V, p. IO.

Giacomo Ginotti

cfJ;lNOTTl