il
Liberty nell'altra Torino
Stile specifico e caratteristico del–
la borghesia tardo-ottocentesca ,
veicolo figurativo delle sue fortu–
ne e della sua affermazione come
classe dominante , il Liberty trovò
applicazione elettiva nei luoghi e
nei monumenti che appunto rap–
presentavano e intendevano sim–
boleggiare ruolo e destini di que–
sta borghesia: dal palazzo priva–
to , o palazzina , alla fabbrica , dal–
le ville sul mare al locale per di–
vertimento e svago; con una con–
centrazione e accentuazione dei
suoi tratti espressivi nei grandi ci–
miteri urbani.
La coincidenza dell'affermazione
e sviluppo dello stile con l'erezio–
ne o ampliamento di molti campi
di sepoltura ha addirittura spesso
provocato un 'affrettata definizio–
ne del Liberty come stile cimite–
riale : definizione che in qualche
modo ha scambiato la causa per
l'effetto , dal momento che ap-
punto l'architettura e scultura fu–
nerarie , essendosi sviluppate nel–
l'età del Liberty , per forza di cose
assunsero i connotati di quel gu–
sto. Va semmai precisato che in
quanto formula espressiva nella
quale si calarono e trovarono
fisionomia molte delle istanze
simboliste , specie le inclinazioni
spiritualiste e ideiste , il Liberty
era singolarmente adatto a inter–
pretare questi valori: la fluidità e
scorrevolezza del segno , la conti–
nua metamorfosi delle immagini
davano corpo visibile a pensieri e
sentimenti ispirati al concetto
della morte come mistero , luogo
di passaggio e trasformazione ,
episodio del ciclo naturale e così
via. Ma , come si vede , si tratta di
un'interpretazione della morte le–
gata alla specifica mentalità del
XIX secolo , alla sua cultura e alle
sue ansie ; in sede di principio ,
adatta ai cimiteri non più di quan–
to non lo fosse , rapportata a una
diversa situazione storica , la for–
mula neoclassica , con la sua im–
peccabile definizione delle forme.
Diciamo dunque piuttosto che
l'età del simbolismo ha inventato
il cimitero così come lo concepia–
mo più o meno ancora oggi: luo–
go aperto , di memorie e celebra–
zioni e insieme di compianto , do–
ve l'apporto privato si fa testimo–
nianza pubblica , ma la funzione
pubblica si mescola con il dolore
privato ; luogo dove è specialmen–
te la cosiddetta classe media ad
aver campo per autocelebrarsi ,
vincendo sue proprie riservatezze
e pudori , in una situazione di
mezzo tra la fama- che comporta
monumenti vistosi nelle piazze
cittadine - e l' anonimato - che
non lascia traccia. La gloria della
tomba non si nega al buon cittadi–
no , o presunto tale , tanto meglio
se fonte di qualche benemerenza
presso la comunità ; né appare
scandaloso , nella sede deputata
al compianto , che si tratti bene
spesso di gloria ottenuta con il
censo ; tanto più nella società bor–
ghese fine Ottocento che dell 'alto
censo raggiunto si faceva , anche a
buon diritto , una fierezza.
Rossana Bossaglia
Di qui si torna alle considerazioni
in esordio: è vero , i cimiteri costi–
tuiscono , e in Italia soprattutto ,
luoghi esemplari dello stile Liber–
ty , più di ogni altro luogo e tipo
architettonico; perché sono le se–
di celebrative per eccellenza della
borghesia , che in quello stile si ri–
conosceva: dopo che l'applicazio–
ne dell'editto napoleonico e il
conseguente sviluppo delle aree
di sepoltura in zone aperte e peri–
feriche avevano offerto il destro a
una intensa attività monumenta–
le. Mentre case , palazzi , chiese ,
si disseminavano in contesti più
fitti d'interventi edilizi , facevano i
conti con le soluzioni urbanisti–
che precedenti , dovevano venire
a patti con una
serie.dicircostan–
ze non sempre favorevoli allo svi–
luppo del nuovo stile , i cimiteri
avevano dalla loro una notevole
libertà d'invenzione e di azione ;
inoltre , essi apparivano aree spe–
cialmente adatte alla collocazione
di opere scultoree , nelle vie e
piazze delle città moderatamente
diffuse. Cosicché nel giro di pochi
decenni divennero veri e propri
spazi espositivi per opere d 'arte
(le ricorrenze autunnali erano
un 'occasione importante di veri–
ficare la recente produzione scul–
torea) e , via via , veri e propri
musei.
Il momento del Liberty , cioè il
periodo che decorre grosso modo
dal 1890 al 1915 , segnò l'apice di
questa situazione ; la quale però