Sotto un cielo plumbeo, davanti al luogo in cui è sepolto Domenico Carpanini al cimitero Monumentale, il sindaco Fassino ha ricordato con affetto l’aspetto umano dell’amico e compagno di tante lotte, la sua simpatia ed acutezza. “Sarebbe stato sicuramente un grande sindaco” – ha detto il primo cittadino. Poi la commozione gli ha impedito di proseguire. Ci sono volte in cui il non detto significa più delle parole. La cerimonia che si era aperta con un minuto di silenzio, si è quindi conclusa con le strette di mano e gli abbracci tra chi gli voleva bene, e quelli che lo avevano conosciuto ed apprezzato sia come politico che come uomo. Anche se sono trascorsi 15 anni da quel 28 febbraio in cui, a soli 47 anni, durante un faccia a faccia con l’avversario Roberto Rosso, Carpanini si accasciò stroncato da un ictus, la sua Città non lo dimentica. Dopo la commemorazione di ieri al Monumentale, stasera gli verrà dedicato il concerto della Banda del Corpo di Polizia municipale al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino ed infine, martedì 1 marzo alle 18, alla Biblioteca Nazionale Universitaria, verrà presentato dall’Associazione Consiglieri Emeriti, il volume che raccoglie i suoi interventi in Consiglio Comunale dal titolo“Domenico Carpanini, discorsi in Sala Rossa 1980-2001”.
Ultimo aggiornamento: 2 marzo 2016