Sono trascorsi nove anni dal rogo della Thyssen ma il dolore e la rabbia delle famiglie dei sette operai che morirono non si placa. Anche perché, si continua a morire sul lavoro. Come hanno ripetuto stamane durante la commemorazione che si è celebrata al Monumentale presso le loro tombe. Le mamme ed i parenti di quei ragazzi si sono stretti in un abbraccio, non solo simbolico, con il nuovo sindaco – “ Che può capire perché è mamma”- ha detto la signora De Masi, madre di Giuseppe, chiedendo ancora una volta, alle Autorità presenti, giustizia e condanne severe per quelli che lei definisce “gli assassini”, di cui quattro sono stati condannati e due sono fuori. Nel suo breve e commosso intervento che ha preceduto quello della signora De Masi, la sindaca Chiara Appendino, ha voluto invece ricordarli uno ad uno gli operai della Thyssen, chiamandoli col nome inciso sulla lapide che la Città ha collocato presso i loculi. Nel ribadire la vicinanza alle famiglie ha quindi confermato l’impegno della Città nella realizzazione di un memoriale al cimitero Monumentale dedicato alle vittime sul lavoro. “Un luogo simbolo, perché purtroppo si continua a morire”- ha aggiunto, ricordando anche il giovane precario della ditta dolciaria e l’operaio morto in galleria. Ha poi concluso dicendo che : ” Come Istituzioni dobbiamo impegnarci perché non accada più. Nell’esprimere vicinanza alle famiglie, abbiamo il dovere della memoria e della giustizia”.
Alla commemorazione erano presenti oltre al Sndaco,Chiara Appendino, anche l’asssessore Marco Giusta, il presidente del Consiglio, Fabio Versaci , la presidente di AFC (la Società del Comune che gestisce i cimiteri),Michela Favaro, il magistrato Gian Carlo Avenati Bassi, Autorità militari e rappresentati delle Associazioni.
Nelle immagini alcuni momenti della Commemorazione.
Ultimo aggiornamento: 14 aprile 2017