Al Monumentale, martedì 26 novembre alle ore 14.30, torna Carlo Infante con “Walkabout- Vite senza confini. La radio che cammina nelle periferie eccentriche”- Ingresso libero.

By brunagarbero on 20 novembre 2024

Dopo il grande successo di settembre, torna a Torino dal 23 al 29 novembre, “Walkabout – Vite senza confini. La radio che cammina nelle periferie eccentriche”. Iniziativa del progetto vincitore dell’avviso pubblico “Circoscrizioni, che spettacolo…dal vivo! 2024” a cura di Teatro Mobile con Urban Experience di Carlo Infante. L’appuntamento ospitato da AFC (Società partecipata del Comune che gestisce i cimiteri) si svolge al Monumentale, martedì 26 novembre alle ore 14.30, presso l’ingresso di Corso Novara 131 A, ad ingresso libero con prenotazione (Vai al modulo) .

“Le passeggiate sono un esperimento di narrazione crossmediale perché verranno prodotti dei contenuti diffusi su tre diversi canali: una web radio, i social network, il web. -Spiega Carlo Infante – Un’occasione per mixare tra loro due approcci performativi nel contesto urbano, quello più esplorativo, psicogeografico e conversazionale (basato sull’audience engagement) di Urban Experience e quello di evento teatrale sperimentale, in movimento e con ascolto in cuffia, più attoriale e drammaturgico di Teatro Mobile. Il programma si articolerà nei contesti più diversi, dal Cimitero Monumentale (con All’uscita di Pirandello che s’ispirò a un cimitero) al Bunker antiaereo di Campidoglio (con una narrazione di Beppe Rosso sui bombardamenti del 1943 e la riproposizione de Le Mosche). Si rilevano focus come i centenari di Franco Basaglia, grande eroe dell’inclusione sociale (con In punta di Zelda interpretato da Pietro Faiella e Liliana Massari a San Pietro in Vincoli) e quello della Radio, ricordando anche i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, l’uomo che sfidò la “tirannia della distanza”. Alla fine di tutto un The End scritto da Pina Catanzariti, evocando la leggenda del Rex Nemorensis di cui tratta James Frazer ne Il ramo d’oro e il mitico brano dei Doors che siglò l’ Apocalypse Now di Coppola”.