Archivissima: alla Pinacoteca Albertina, venerdì 7 giugno alle ore 18.30, ad ingresso libero, presentazione del video “Torino 13 luglio ’43 – Il giorno di pioggia” .

Il tragico  bombardamento del 13 luglio 1943 su Torino, è il protagonista  del video “13 luglio’43 – Il giorno di  pioggia” realizzato dagli studenti dell’Accademia Albertina del collettivo “Trinity visual & design” in collaborazione con AFC (Società partecipata con socio unico il Comune che gestisce i cimiteri della Città,) l’Associazione Nazionale Vittime di Guerra  e l’Archivio di Stato del Comune, che verrà presentato in occasione di Archivissima alla Pinacoteca Albertina (Via Accademia Albertina n.8), venerdì 7 giugno alle ore 18.30 ( http://www.cimiteritorino.it/i-cimiteri/arte-storia-e-tombe-illustri/eventi/archivissima-2024/. Per chi lo desidera a fine evento, si potrà visitare la Pinacoteca e le mostre allestite al suo interno sempre gratuitamente.

A Torino 2045 Vittime civili. Il Sacrario al cimitero Monumentale -Torino è  tra le città d‘Italia con il più alto numero di vittime civili. Sono 2045 i torinesi morti nella Seconda Guerra Mondiale, la maggior parte sotto i bombardamenti, i cui nomi sono riportati nel Sacrario a loro dedicato al cimitero Monumentale, voluto dall’ANVCG nel 1954 con il Contributo del Comune, per ricordare coloro che furono uccisi durante la quotidianità della vita. Non tutti i resti sono stati raccolti nell’ossario sotto il Monumento e AFC, in collaborazione con l’Archivio di Stato del Comune e  ANVCG, sta  effettuando una ricerca certosina per risalire alle persone che sono state effettivamente sepolte al cimitero e  registrare quindi i loro nomi nella banca dati cimiteriale della Città.

Il Monumento – Autori l’architetto Mario Oreglia e lo scultore Franco Garelli  – I nomi delle 2045 vittime sono incisi su muri posti come quinte a teatro. Come proiettati su degli schermi. Al centro un altare con la croce a cui si accede con lenta ascesa, da un’ampia gradinata. Elemento strutturante della composizione è l’Ossario, un sarcofago sorretto da un unico pilastro che, l’architetto Mario Oreglia spiega essere collocato: ”Ruotato in pianta di alcuni gradi rispetto agli assi principali, così che, provoca un effetto dinamico, trascinando nel vuoto lo sviluppo delle scale e la sede di alcuni muraglioni- schermo. Esprime l’idea del sublime sacrificio dei Caduti, nata dalla Valle delle lacrime”. Tutto il complesso è rivestito di beola (pietra di color grigio chiaro).

La scultura di Franco Garelli a forma di croce, raccoglie le tante schegge di ferro delle bombe cadute su Torino. Sul pilastro più alto la scritta: 1940 – 1945 . Qui nella pace di Cristo riposano pietosamente raccolte le spoglie mortali dei Caduti civili di guerra.

Ultimo aggiornamento: 18 giugno 2024

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