Nella Giornata della Vittoria russa contro il nazismo, festa molto sentita in patria, alla cerimonia che si è svolta al Monumentale in ricordo dei partigiani sovietici che hanno combattuto e sono morti sulle nostre montagne dopo l’8 settembre del 43, numerosi e brevi gli interventi e tanta commozione. Furono circa ottomila i soldati russi in Italia di cui 700 in Piemonte. Molti sono sepolti al Campo della Gloria, recuperati dal partigiano Nicola Grosa dopo la Guerra. Numerosi restano ignoti. Ancora oggi arrivano richieste di informazioni dalle famiglie alla ricerca di un loro caro che non è più tornato. Dell’importanza del lavoro storico di recupero della memoria di Grosa, ha parlato l’assessore al bilancio Gianguido Passoni– “Dal recupero fisico alla ricostruzione della memoria storica per risalire alle storie dei partigiani che altrimenti sarebbero stati sepolti in modo anonimo”. Un lavoro di ricerca che continua a svolgere Anna Roberti, dell’associazione Russkij Mir che ha anche pubblicato un libro sull’argomento, “Dal recupero dei corpi al recupero della memoria”, ed ha creato un flusso di informazioni continuo con la banca dati russa e le famiglie. Come ha testimoniato la presenza di Michail Molchanov, venuto in Italia per conoscere i luoghi in cui suo nonno combatté insieme ai partigiani. In ricordo dei caduti Russi il breve intervento di Vadim Khmel, del Consolato russo di Milano. Ma è quando la presidente della comunità di Torino Larissa Terzago ha introdotto la testimonianza in russo di Orlova Astra, ottantasettenne sopravvissuta all’assedio di Stalingrado, che la commozione ha rotto gli argini creati da una cerimonia istituzionale in una lingua incomprensibile all’orecchio di molti presenti, ma con una comunicazione diretta al cuore per la forza della narrazione del vissuto in prima persona.
Nelle immagini i Confaloni della Città durante il corteo dall’ingresso del Monumentale al Campo della Gloria dove sono sepolti oltre 1146 partigiani. L’assessore Passoni, Vadim Khmel, del Consolato russo di Milano, Anna Roberti e Michail Molchanov. Sotto Astra Orlova e foto ricordo di alcuni rappresentanti della comunità Russa di Torino.
Ultimo aggiornamento: 16 maggio 2016