Nel Giorno della festa nazionale russa della Vittoria, al Monumentale si sono ricordati i partigiani sovietici. L’importanza di ricostruire la memoria storica

Corteo per partigiani sovietici 9 maggio 2016Passoni, consolato russkjimir e nipote partigiano

Un fiore per i partigiani ignoti 9 maggio 2016

 

Nella Giornata della Vittoria russa contro il nazismo, festa molto sentita in patria, alla cerimonia che si è svolta al Monumentale in ricordo dei partigiani sovietici che hanno combattuto e sono morti sulle nostre montagne dopo l’8 settembre del 43,  numerosi e brevi gli interventi e tanta commozione. Furono circa ottomila i soldati russi in Italia di cui 700 in Piemonte.  Molti sono sepolti al Campo della Gloria, recuperati dal partigiano Nicola Grosa dopo la Guerra. Numerosi restano ignoti. Ancora oggi  arrivano richieste di informazioni dalle famiglie alla ricerca di un loro caro che non è più tornato. Dell’importanza del lavoro  storico di recupero della memoria di Grosa,  ha parlato l’assessore al bilancio Gianguido Passoni–  “Dal recupero fisico alla ricostruzione della memoria storica per risalire alle storie dei partigiani che altrimenti sarebbero stati sepolti in modo anonimo”. Un lavoro di ricerca che continua a svolgere  Anna Roberti,   dell’associazione Russkij Mir che ha anche pubblicato un libro sull’argomento, “Dal recupero dei corpi al recupero della memoria”, ed ha creato un flusso di informazioni continuo con la banca dati russa e le famiglie. Come ha testimoniato la presenza di  Michail Molchanov, venuto in Italia per conoscere i luoghi in cui suo nonno combatté insieme ai partigiani. In ricordo dei caduti Russi il breve intervento di Vadim Khmel, del Consolato russo di Milano. Ma è quando la presidente della comunità di  Torino Larissa Terzago  ha introdotto la testimonianza in russo di Orlova Astra, ottantasettenne sopravvissuta all’assedio di Stalingrado, che la commozione ha rotto gli argini creati da una cerimonia istituzionale in una lingua incomprensibile all’orecchio di molti presenti,  ma con una comunicazione diretta al cuore per la forza della narrazione del vissuto in prima persona.

Nelle immagini i Confaloni della Città durante il corteo dall’ingresso del Monumentale al Campo della Gloria dove sono sepolti oltre 1146 partigiani. L’assessore Passoni, Vadim Khmel, del Consolato russo di Milano, Anna Roberti e Michail Molchanov. Sotto Astra Orlova e foto ricordo di alcuni rappresentanti della comunità Russa di Torinofoto gruppo russi 9 maggio 2016

Astra Orlova, 87anni, sopravvissuta all'assedio di Stalingrado iniziato il 23 agosto del 1942 e terminato il 2 febbraio 1943 che vide l'Armata Rossa contro le forze tedesche, italiane, romene ungheresi  per il controllo del Fronte orientale.

Astra Orlova, 87anni, sopravvissuta all’assedio di Stalingrado iniziato il 23 agosto del 1942 e terminato il 2 febbraio 1943 che vide l’Armata Rossa contro le forze tedesche, italiane, romene ungheresi per il controllo del Fronte orientale.

 

 

Ultimo aggiornamento: 16 maggio 2016

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