Nell’anniversario dell’Armistizio dell’otto settembre, la Città ha ricordato i Caduti al Monumentale

Gonfaloni Città e Regione 8 settembre 2016Campo della Gloria 8 settembre 2016

Stamane al Monumentale, nel settantreesimo anniversario dell’armistizio di Cassibile con le Forze alleate, dell’8 settembre 1943, si sono ricordati i Caduti con una cerimonia. Si è iniziato con una preghiera universale presso la cappella all’ingresso del Cimitero a cui hanno partecipato anche rappresentanti delle Comunità religiose ebraica ed islamica. Poi il corteo, con in testa i gonfaloni di Città e Regione, le Autorità civili e militari insieme alle Associazioni dei partigiani e dei deportati, ha raggiunto il Campo della Gloria,  dove sono sepolti oltre 1146 partigiani, di cui molti ignoti. E’ stato reso omaggio alla teca che raccoglie le ceneri di coloro che non sono più tornati dai lager, poi una sosta al cippo in onore dei deportati. Quindi è stata deposta una corona al Sacrario della Resistenza  con  il suono della tromba del picchetto d’onore degli alpini da sottofondo. La tappa seguente è stata la lapide dei Caduti militari. Infine, l’ultima sosta, al Cimitero israelitico, davanti al marmo grigio che ricopre l’intera parete su cui  sono riportati i nomi dei 479 ebrei torinesi partiti dal binario 11 di Portanuova su carri merci senza ritorno. Giorni terribili di torture e crimini, ricordati dal rabbino capo di Torino Ariel Di Porto, che ha poi recitato una preghiera. E’ seguito l’intervento di Elda Gastaldi, vicepresidente dell’ANPI di Torino e figlia del partigiano Beppe che con i suoi uomini liberò l’intera zona di Chieri. A chiudere la cerimonia l’assessore del Comune di Torino Roberto Finardi, che ha fatto cenni storici su cosa accadde 73 anni fa, con il re fuggito a Brindisi ed i soldati deportati o uccisi dagli ex alleati tedeschi, come avvenuto nell’eccidio di Cefalonia. “In molti invece – ha detto l’assessore- sono andati combattere in montagna come in Val d’Ossola”. Infine, osservando come siano sempre meno presenti i protagonisti sopravvissuti a quella pagina nera della storia, ha concluso dicendo come sia importante ricordare e raccontare ai nostri giovani, portando avanti il messaggio per quelli che  non ci sono più e perché la storia insegni a non commettere gli stessi errori.

Oltre all’assessore Roberto Finardi, alla cerimonia erano presenti l’assessore Marco Giusta, il consigliere comunale Enzo Lavolta, per la Regione il vicepresidente del Consiglio, Nino Boeti; la presidente dell’ANPI di Torino , Mariagrazia Sestero,la presidente dell’Associazione nazionale deportati politici, Susanna Maruffi, figlia del compianto Ferruccio sopravvissuto ai lager e scomparso lo scorso anno. Tra le autorità militari il generale Franco Cravarezza.

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Ultimo aggiornamento: 27 settembre 2016

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