Centinaia di torinesi, hanno accolto l’appello del sindaco di scendere in piazza contro il terrorismo e per esprimere vicinanza alle vittime ed al Belgio. Ieri sera, Davanti al Municipio, associazioni e sindacati, immigrati e rappresentanti della comunità islamica, sindaci dei comuni vicini e gonfaloni della Regione e del Comune. A fianco del Sindaco il presidente della Regione Sergio Chiamparino, il prefetto, Paola Basilone ed il procuratore capo, Armando Spataro. In un intervento durato una trentina di minuti, Fassino ha ribadito il bisogno di rimanere uniti per non piegarsi al terrore ed alla paura, creando una barriera democratica. Sostenendo tutte le azioni di intelligence e di contrasto alla violenza per difendere la comunità umana e garantire il proprio futuro di serenità. Intanto stasera summit in Prefettura per coordinare gli interventi di sicurezza nei luoghi sensibili che, comunque, sono già in atto dopo i precedenti attentati.
Alcuni stralci del discorso del sindaco Piero Fassino riportati sul quotidiano on line della Città TorinoClick al link http://www.torinoclick.it/?p=46457 :
“Siamo qui dopo i fatti di Parigi e dopo il Bardo che solo qualche giorno fa abbiamo ricordato. Saremmo colpevoli se fossimo indifferenti e girassimo la testa dall’altra parte per cose che succedono altrove. Oggi ognuno si sente nel mirino perché si vuole introdurre il seme dell’ansia e della paura e si cerca di spezzare i legami di comunità e annullare il rispetto delle persone.
Non possiamo piegarci al terrore, a chi vuole travolgere le nostre città, distruggendo cose, uccidendo persone. Sono valori contrari alla nostra società. Sarebbe colpevole essere indifferenti. I terroristi colpiscono chiunque e ovunque.
Noi non accettiamo di vivere nel sopruso, nella violenza, nel ricatto, ma intendiamo vivere in una comunità che rispetta in cui ognuno si rispetta reciprocamente al di là della religione per del colore della pelle. La risposta è nella coesione e nell’unità. Unità anche dell’Europa.
Prosegue Fassino, “l’obiettivo dei terroristi è colpire ovunque per ottenere il massimo di devastazione, nell’inutile speranza che ciascuno di noi si impaurisca, si chiuda nell’isolamento. Quello che è accaduto riguarda la nostra vita, la famiglia umana di cui facciamo parte. Le tante vittime innocenti di queste ore sono nostre sorelle, nostri fratelli. Siamo qui in piazza per testimoniare la vicinanza alle famiglie delle vittime, ai tanti feriti che soffrono e ai tanti cittadini di Bruxelles che in queste ore vivono in angoscia. Siamo qui perché oltre l’orgoglio e la solidarietà non accettiamo l’idea di piegare la testa sotto il ricatto della violenza. Torino è una città che ha conosciuto il terrorismo e l’abbiamo sconfitto perché non ci siamo fatti piegare dalla paura.
Siamo qui per erigere una grande barriera democratica contro il terrorismo perché sentiamo come nostra la tragedia belga. Occorre sostenere tutte le azioni di intelligence e tutte quelle di contrasto alla violenza. Avvertiamo che è in gioco qualcosa di decisivo, di importante, che riguarda la comunità umana. E’ in gioco la possibilità di costruire per ciascuno di noi il proprio futuro, la propria serenità”.
Nella foto seguente di Claudio Raffaelli, Piazza Palazzo di Città durante la manifestazione di solidarietà per Bruxelles.
Ultimo aggiornamento: 25 marzo 2016