Con Bruna Arduino se ne va un pezzo di storia della Resistenza di Torino e di quella cultura operaia antifascista che ha portato alla liberazione della Città dal nazifascismo e ad essere medaglia d’oro al valore per la Resistenza .
Bruna Arduino aveva 83 anni ed era l’ultimo membro della famiglia dei martiri torinesi Vera, Libera e Gaspare. Aveva appena 13 anni quando il 12 marzo 1945, i fascisti entrarono in casa sua a Torino e portarono via, le sorelle Libera e Vera di appena 18 e 16 anni ed il padre Gaspare, per poi torturarli, trucidarli e abbandonare i corpi in strada. Quel giorno segnò per sempre la sua vita. Oltre a lei si salvarono solo il fratello minore Antonio e la madre Teresa Guala. Bruna Arduino ha trascorso tutta la sua esistenza tramandando i valori della Resistenza e dell’antifascismo. Dal 1963 viveva a Rimini dove si celebrerà il funerale in forma civile, martedì 1 dicembre alle ore 15, nella saletta del commiato del cimitero della Città. Le sue sorelle ed il padre invece sono sepolti al Monumentale nel sacrario della Resistenza. Oltre alle lapidi che ricordano il loro sacrificio nei luoghi dove furono uccise, la loro storia è raccontata anche sui leggii al cimitero Monumentale nel percorso dedicato alla Resistenza.Vai al percorso http://www.cimiteritorino.it/liberazione/
Ultimo aggiornamento: 13 luglio 2017