Ritrovata al Monumentale la sepoltura di Pelagio Palagi, architetto, pittore, scultore (suo il monumento del conte verde dinanzi al Municipio)

Si è scelto il giorno dell’anniversario  della nascita dell’eclettico artista Pelagio Palagi, nato a Bologna il 25 maggio 1775 e morto a Torino il 6 marzo 1860, per presentare alla stampa nella splendida cornice di Palazzo Chiablese, la straordinaria scoperta del ritrovamento della sua sepoltura al Monumentale di Torino nella Tomba di famiglia Solei, sotto l’arcata 51 in Prima Ampliazione. Ad effettuare il ritrovamento dopo lunghe ricerche negli archivi , Renata Santoro di AFC Torino Spa (la Società partecipata del Comune con socio unico il Comune che dal 2006 gestisce i cimiteri). All’incontro con i giornalisti sono intervenuti  Luisa Papotti della Sovrintendenza Belle Arti, l’assessora Chiara Foglietta , il professor Giuseppe De Vecchi  della Commissione di garanzia opere cimiteriali  e Renata Santoro.

Pelagio Palagi. L’architetto, pittore, scultore, disegnatore d’interni e di mobili arrivò a Torino  nel 1832.  L’eco della sua fama (dopo Bologna aveva lavorato e insegnato  a Roma e a  Milano), giunse a Carlo Alberto di Savoia che gli assegnò l’incarico dei progetti di ampliamento del Castello Reale di Racconigi, di ammodernamento di Palazzo Reale di Torino e quello del castello di Pollenzo. Sua anche la cattedra di Ornato all’Accademia di Belle Arti. Rimase a Torino sino alla fine della sua vita.

L’eredità. Prima di morire a 84 anni, Palagi fece testamento e nominò il Comune di  Bologna erede delle sue opere d’arte, degli oggetti di cui era collezionista, della biblioteca e dell’archivio.

La sepoltura nella Tomba di famiglia Solei. Dove fu sepolto cadde nell’oblio. A scoprire di recente la sepoltura al Monumentale in un loculo della Tomba di famiglia Solei, è stata Renata Santoro, responsabile della promozione culturale del cimitero di AFC Torino Spa (la Società partecipata con socio unico il Comune che gestisce i cimiteri dal 2006) durante delle ricerche nell’archivio storico sulla tomba. Estinti gli eredi della famiglia Solei, la Tomba venne lasciata all’ente religioso delle suore terziarie di San Francesco di Susa e nel 2005 venne ceduta alla città di Torino. Nelle vecchie carte ingiallite emerge così che Pelagio Palagi venne dapprima sepolto in un loculo e poi spostato in un altro sempre della stessa  tomba (il n.18) per necessità della famiglia. Evidentemente mentre entrambi lavoravano per la casa reale, i Solei fornivano i tendaggi ai Savoia ma era Palagi a creare i disegni e le decorazioni da apporre, nacque un rapporto di stima e di amicizia profondo  che proseguì anche dopo la morte , accogliendolo  nella loro tomba.

  La tomba di famiglia Solei. La storica  tomba che ospita Palagi si trova al  Monumentale  sotto le volte della Prima ampliazione del cimitero Monumentale nell’ arcata 51, è  realizzata in marmi e pietra lucida ed è in ottime condizioni nonostante l’usura del tempo. Come tutte le sepolture dell’epoca è su due piani: lo spazio superiore pubblico, dedicato alle visite mentre i feretri sono sepolti nei loculi dell’area sottostante, nel sotterraneo. Ora l’artista verrà ricordato anche con un leggio  nello spazio antistante diventando una delle mete dei  percorsi culturali  all’interno del cimitero.

In autunno il seminario su Pelagio Palagi al Castello del Valentino. Nelle ricerche partite da Torino è stata coinvolta anche la  Città di origine dell’artista, la Certosa di Bologna e gli esperti del Museo del Risorgimento. Da  questa collaborazione è nata l’idea di  un  seminario su Pelagio Palagi,  organizzato da AFC Torino Spa e dalla Commissione di garanzia per la qualità delle opere cimiteriali della Città che si terrà al Castello del Valentino in autunno  nell’ambito del  ciclo di incontri su “Arte, architettura, cultura e natura per approfondire le tematiche cimiteriali”.

Le foto della Tomba Solei e del Monumento del conte verde sono di Roberto Cortese dell’Archivio storico della Città. Il ritratto da Artestoria Bologna

Nella fotogallery alcuni momenti della conferenza stampa

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 16 novembre 2022

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