A dieci anni dalla tragedia ThyssenKrupp la commozione e la richiesta di giustizia non cessano. Sia da parte delle famiglie che hanno perso i figli e padri, che dalle Istituzioni presenti alla cerimonia al Monumentale, tra cui il sindaco, Chiara Appendino e l’assessore Marco Giusta, il presidente della Regione Sergio Chiamparino, il presidente del Consiglio Mauro Laus e la presidente di AFC, Michela Favaro. Come ogni anno non potevano mancare i sopravvissuti, tra cui Antonio Boccuzzi, oggi deputato a Montecitorio. La commemorazione è iniziata con un corteo con i Confaloni che ha raggiunto i loculi in cui sono sepolti Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi, sei delle sette vittime morte nel rogo avvenuto poco dopo l’una di notte di quel maledetto 6 dicembre 2007. Rocco Marzo è invece al cimitero Parco per volontà della famiglia ed è stato omaggiato nel pomeriggio, dal Sindaco e dall’assessore Giusta. In mattinata, al Monumentale, a una brevissima preghiera del diacono del cimitero, sono seguiti alcuni interventi. Il Sindaco, ha espresso la vicinanza alla famiglia nella richiesta di giustizia e di come non si possa accettare che il concetto di lavoro sia associato alla morte. La sorella di Rosario Rodinò, Laura, ha lanciato un appello al ministro Orlando, perché sia fatta giustizia. Portando a cinque i tre gradi di giudizio attuali. “Affinché- ha detto – questi assassini” -così vengono chiamati dai parenti, i vertici della Thyssen condannati ed ancora a piede libero in Germania – “finiscano in galera”. La madre di Giuseppe de Masi, Rosetta Platì, per ricordare il figlio, deceduto pochi giorni dopo gli altri a soli 26 anni, come Rosario Rodinò, ha invece letto la lettera scritta da un’infermiera che, insieme a loro, aveva sperato sino all’ultimo che si salvasse. La mamma e la nipote di Rodinò, lasciano il ricordo alle parole ed alle note della canzone Invece No di Laura Pausini, che dice : “Non andare via Perché non può essere abitudine Dicembre senza te. Chi resta qui spera l’impossibile… Invece no”.
L’assessore Marco Giusta ha concluso gli interventi, tornando sulle parole dette dal presidente Mattarella, che ha definito la tragedia della Thyssen, come una ferita che non può rimarginarsi. Ha ribadito-” Come sia vero che la ferita della tragedia Thyssen è ancora aperta, ma, che si marginerà solo quando la giustizia avrà fatto il suo corso. In attesa che ciò avvenga- ha aggiunto l’assessore- la Città ha deciso di mantenere vive le storie e le vite delle persone dedicando alle vittime della Thyssenkrupp e simbolicamente anche a tutti i caduti sul lavoro, un memoriale che accoglierà i resti dei poveri operai ma sarà anche un opera funeraria”. Sull’area in cui sorgerà (il Campo D4), vi sono i cartelloni con i rendering del Progetto realizzato da AFC Torino Spa (la società pubblica che gestisce i cimiteri) in accordo col Comune. Entro il 2019 la struttura, che si distingue su due piani di lettura con un nucleo centrale più privato, che contiene i loculi, ed uno esterno cerimoniale, arà ultimata. Successivamente verrà realizzata anche un’opera d’arte. Oggi, all’inaugurazione, le famiglie hanno ringraziato la Città, per aver accolto le loro richieste, dopo dieci anni. Infine hanno liberato in cielo dei palloncini bianchi con il nome dei loro cari.
Nelle immagini il sindaco Chiara Appendino con le famiglie. La lapide della Città dedicata alle vittime presso i loculi. Il momento di preghiera. L’inaugurazione del progetto col Memoriale che verrà realizzato entro il 2019 (tutti a testa in su a guardare i palloncini appena liberati). Sotto, la cerimonia nel pomeriggio al Parco presso la tomba di Rocco Marzo insieme ai figli ed alla vedova. Alcuni degli studenti della classe V dell’Istituto Lagrange che hanno partecipato alla cerimonia, nell’ambito delle iniziative sulla settimana della sicurezza
Ultimo aggiornamento: 31 ottobre 2018